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Il Tè fra Storia e Leggende

Le origini incerte del tè si perdono nelle nebbie del passato, tra i confini dell'India e della Cina, ma soprattutto in innumerevoli leggende che lo elevano a bevanda di eccezionali virtù spirituali e medicinali; un dono del cielo.

il tè fra storia e leggende

Secondo una leggenda, nel 2737 aC l'imperatore cinese Shen Nung, riposava sotto l'ombra di un albero quando il vento fece cadere alcune foglie in una pentola di acqua che veniva bollita per lui. La conseguente infusione risultò essere delicata e profumata. L'imperatore se ne innamorò istantaneamente: era nato il tè.

E' però durante la Dinastia Tang (618/907 dC) che il tè si è evoluto da una semplice branca della farmacologia cinese ed entra a far parte della vita quotidiana. Il primo trattato sul tè intitolato "Cha Jing" scritto da Lu Yu (723/804 dC) standardizza la preparazione e la presentazione della bevanda oltre a descrivere in modo poetico come, servendo il tè, si può trovare la stessa armonia e ordine che governa tutte le cose nella vita.

In India, un'altra leggenda narra che il principe di Dharma durante il suo viaggio in Cina per apprendere gli insegnamenti del Buddha, giurò di non dormire durante l'intero periodo di apprendimento, che durava nove anni. Ma dopo solo tre anni, come egli stava per addormentarsi, colse alcune foglie di tè e le iniziò a masticare. Immediatamente si sentì molto più forte e più sveglio e decise di utilizzare il tè per rimanere sveglio durante il resto del suo viaggio.

In Giappone, si racconta un'altra leggenda. Bodhi Dharma, dopo tre anni di continua preghiera si addormentò. Dopo essersi svegliato, si arrabbiò così tanto con se stesso che decise di tagliarsi le ciglia e buttarle via in modo da non potersi più addormentare. Alcuni anni più tardi, nello stesso luogo dove erano state gettate le ciglia nacque un nuovo cespuglio e si scoprì che aveva la proprietà di mantenere sveglia la gente.

Leggende a parte, sembra che la pianta del tè (Camellia sinensis) sia originariamente della provincia dello Yunnan nel sud della Cina e che l'arte di bere il tè sia stata sviluppata per prima dai cinesi. In Giappone il tè è apparso un bel po' più tardi, intorno al VII secolo, quando dei monaci buddisti portarono con se alcuni semi dalla Cina. Sen No Rikyu nel XVI secolo è stato il primo grande maestro del tè giapponese. Con lui il tè si trasformò in qualcosa di più di una bevanda; diventò un'esperienza religiosa, soggetto d'arte e filosofia.


antico contenitore per teè giapponese

L'Europa scopre il tè

In Europa il tè arrivò molto più tardi. Anche se furono probabilmente i portoghesi a portare inizialmente il tè in Europa, il primo carico di tè registrato in un porto europeo arrivò nel 1606 ad Amsterdam. La Dutch East Indies Company mantenne il monopolio del commercio del tè per circa 60 anni, fino a quando l'Inghilterra fondò la famosa Compagnia delle Indie. Tra l'altro, la concorrenza tra le imprese commerciali contribuì allo sviluppo dell'ingegneria navale verso la ricerca di navi sempre pi&uegrave; veloci.

Membri delle famiglie Reali in tutta Europa cominciarono a bere tè e ad offrirlo ai propri ospiti. Il suo prezzo era così elevato che solo l'aristocrazia poteva permettersi di berlo. Nel XVII secolo il prezzo per 100g di tè (circa il 7 scellini) era pari al salario settimanale medio di un lavoratore. Ma presto divenne un prodotto di massa e il suo prezzo lentamente divenne più accessibile. Il primo inglese a promuovere il tè fu Thomas Garraway, il proprietario di un caffè di Londra. Garraway aveva fatto pubblicare un annuncio su un giornale che diceva all'incirca: "Questa eccellente bevanda, consigliato da tutti i medici cinesi e che i cinesi chiamano Tcha e altre nazioni Tay o Tee, è in vendita a Sultaness Mead vicino al Royal Exchanche di Londra" in un breve periodo di tempo divenne molto popolare tra la gente e ben presto la maggior parte delle case di caffè sarebbero state rinominate case da tè.

Le compagnie inglesi e olandesi portarono il tè anche nel nuovo mondo, dove svolse un ruolo molto importante nella storia dell'indipendenza americana. Causa le elevatissime tasse imposte dal governo britannico sull'importazione del tè, gli abitanti di Boston nel 1773 decisero di organizzare una protesta, durante la quale il carico di tè di una nave da trasporto fu svuotato nella baia del porto. Questo famoso incidente chiamato il "Boston Tea Party" aprì la strada per gli eventi che portarono alla guerra americana di Indipendenza.

Entro la fine del XIX secolo, il tè era così popolare e ricercato che la Cina non poteva piè far fronte alla domanda mondiale, e la East India Company inglese iniziò a svilupparne la coltivazione in altri paesi, principalmente in India e in Sri Lanka.

Oggi il tè è coltivato in oltre 30 paesi su ogni continente.